La merenda per bambini è un momento importante della giornata: permette di arrivare con meno fame ai pasti principali, pranzo e colazione, evitando di abbuffarsi, e fornisce energie per affrontare gli impegni quotidiani, dalla lezione a scuola allo sport o i compiti nel pomeriggio.
L’Unione Italiana Food di recente ha stilato un manifesto in collaborazione con l’Istituto per la Salute Bambino Gesù che definisce in 8 parole le buone pratiche per la merenda italiana, con tanti consigli utili a seconda delle età e del momento della giornata.
Innanzitutto, non esiste una merenda poco o troppo nutriente ma diversa in base all’età dei bambini e al fabbisogno energetico: parliamo di circa 150 Kcal per bambini 4- 6 anni, 200 Kcal per bambini 7-11 anni, 260 Kcal per ragazzi 12 – 15 anni e 285 Kcal per ragazzi 15 – 17 anni.
“E’ necessario – afferma Giuseppe Morino, Responsabile Uo Educazione Alimentare Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – che gli apporti delle merende differiscano in relazione all’età dei bambini. In questo senso la disponibilità di merende già porzionate permette una scelta migliore e più adeguata da parte del genitore. Un’altra caratteristica fondamentale è data dalla necessità di essere sazianti per questo è importante la presenza oltre ai nutrienti essenziali (glucidi, lipidi e proteine) di una buona quantità di fibre e di micronutrienti che a volte scarseggiano nell’alimentazione infantile come Omega3, ferro, vitamine, calcio.”
Dolce o salata, la merenda porzionata offre di conoscere con chiarezza non solo la lista degli ingredienti (da consultare sempre prima dell’aquisto) ma anche le calorie e il valore nutrizionale di un alimento.
L’Istituto promuove infine il consumo moderato a merenda di una fetta di dolce fatto in casa o di una merendina (1-2 volte a settimana) che ha saputo negli anni trovare un giusto bilanciamento tra l’apporto nutrizionale, la porzionatura e la giusta gratificazione ed è perfettamente compatibile con le esigenze di bambini e ragazzi.
“Alla base di una corretta alimentazione in tutte le età ed in particolare in età pediatrica – aggiunge Morino, c’è la varietà che per le merende può essere rappresentata da proposte dolci alternate a quelle salate, diverse ogni giorno, almeno nell’arco di una settimana. Due merende giornaliere varie e nutrizionalmente adeguate rappresentano un contributo necessario ad una crescita armonica, senza favorire il sovrappeso o patologie metaboliche ad esso correlate”.
Mai senza frutta
La frutta è un altro prezioso elemento da prendere in considerazione: kiwi, mele, mirtilli, arance, banane, mandorle, nocciole e prodotti di stagione. Dagli abbinamenti suggeriti dall’Istituto Bambino Gesù per la Salute emerge come la frutta (fresca e secca) sia il caposaldo della merenda e vada consumata tutti i giorni.
Allo stesso tempo gli abbinamenti evidenziano l’importanza di alternare gli alimenti, dolci e salati, come yogurt, pane, dolci fatti in casa o confezionati, panini con formaggi, salumi e verdure, gelato e frullati, biscotti e cioccolato.
Tra le novità alcune proposte adatte a uno stile alimentare vegetariano o l’introduzione di verdure nelle proposte di spuntini contenenti alimenti di origine animale, ad esempio nel classico panino con affettato.
Il manifesto per la merenda dei bambini
- Quotidiana. La merenda è una buona abitudine, va fatta tutti i giorni e due volte al giorno (metà mattina e metà pomeriggio). Al mattino come intermezzo delle lezioni scolastiche, al pomeriggio come gustosa pausa studio/attività sportive per reintegrare le energie perse.
- Adeguata. Non esiste una merenda poco o troppo nutriente ma diversa in base all’età dei bambini e al fabbisogno energetico. Parliamo di circa 100-125 Kcal per un bambino di 6 anni e di circa 180-200 kcal per un adolescente.
- Moderata. La merenda è uno spuntino che non deve appesantire per cui è vietato esagerare e la frutta fresca rappresenta sicuramente la prima scelta. La porzionatura dei dolci confezionati può essere utile in quanto permette di avere un contenuto calorico prestabilito, indicato in etichetta.
- Saziante. Per non arrivare ai pasti successivi troppo affamati è bene non saltare mai la merenda o assumere soltanto dell’acqua. Un adeguato apporto di un alimento masticabile è sempre da preferire.
- Varia. Mai ripeterla uguale tutti i giorni. Il nostro corpo ha bisogno di tutti i nutrienti che può ricavare da alimenti diversi: frutta, yogurt, pane, dolci fatti in casa o confezionati, torte rustiche con verdura, gelati e frullati.
- Dolce. Si al consumo (moderato) a merenda di una fetta di dolce fatto in casa o di una merendina che, negli ultimi anni, è migliorata dal punto di vista nutrizionale ed è compatibile con le esigenze di bambini e ragazzi.
- Salata. E’ bene abituare i bambini e i ragazzi a sapori diversi: una fetta di pane con olio e pomodoro o con il prosciutto o il formaggio rappresentano una buona alternativa alla merenda dolce.
- Serena. La merenda è un momento da vivere con la giusta calma, a casa, a scuola o al parco, con i genitori, i nonni o gli amici.